In this age of photographs compulsive and automated, geographically tagged and sent immediately to social networks, I appreciate the photo meditated, studied and sought or on the other size a snap shot strange and original. Often not technically perfect, but that has a soul. Here is the background of some of my shots that I consider rightly or wrongly significant, at least for me.

In quest'epoca di scatti fotografici compulsivi ed automatizzati, taggati geograficamente ed inviati immediatamente ai socialnetwork, apprezzo la foto meditata, studiata e cercata oppure all'opposto colta al volo per la sua stranezza e originalità. Il più delle volte non tecnicamente perfetta, ma che ha un anima. Ecco dunque i retroscena di alcuni miei scatti che considero a torto o a ragione significativi, almeno per me.

mercoledì 12 settembre 2012

Collision course / Rotta di collisione / 2011 Torino Piazza Castello, Italy

Sometimes I go for street photography in piazza Castello, the main square in my town. This is a good place with people of every type. I got many shots of this strange lady and a pigeon . I think she is a witch: when in the afternoon I moved to the other side of the town, I found again this lady there!

Ogni tanto vado in piazza Castello  per qualche foto di street. E' un buon posto con gente di ogni tipo. Scattai molte foto di quella strana signora ed in una comparve un piccione. Penso che fosse una strega: dopo averla fotografata, andai in bicicletta dall'altra parte della città e la trovai di nuova là!

The witch - La strega


Some days after I got the photo of this boy on the skateboard and again magically the pigeon appears. I love to imagine it the same of the first photo!

Dopo qualche giorno scattai questa foto di un ragazzo con lo skateboard e di nuovo comparve come per magia un colombo. Amo pensare che fosse lo stesso della prima foto!

Oops, a skateboard! - Minchia, uno skateboard!


2 commenti:

  1. Lo spericolato acrobata gareggia con il volatile? Lo ha forse travolto? Lo vediamo a pancia (sembrerebbe) all'insù. Ma più intrigante è la scritta monumentale: si tratta di quel Duca d'Aosta abbattuto in volo sui cieli di Eritrea? Ricordo male ma ci deve essere stato un duca che ha fatto quella fine. Sarebbe strepitoso l'accenno fotografico... Barbara

    RispondiElimina
  2. L’anziana, contegnosa signora (la strega dell'autore), in pelliccia o cappotto di astrakan e cappellino; collo di pelliccia, forse volpe bianca cui rispondono le calze rigorosamente bianche, di lana si presume; la testa è ancora ritta e nobile a dispetto dell’età che sembra alquanto avanzata per via del bastone che sostiene il passo; l’impugnatura scompare sotto guanti di pelle in tinta con il soprabito; bastone di legno con puntale nero di gomma; ci sembra quasi di udirne il tonfo molto soffuso sulle piastre allineate granito del marciapiede. Ma ecco, appena appena sopra la testa della signora che procede lenta e imperturbabile, si palesa l’attore comprimario: il colombo cittadino che fila via in direzione simmetrica alla nobildonna e, in questo suo moto sfrecciante, viene a sottolineare le fughe parallele del rivestimento del palazzo; più scure, orizzontali, conquistano il fuoco dell’immagine e l’occhio finisce per perdersi nella loro perfezione, nell'indifferenza della loro ostinata orizzontalità che viene a imbarbarire l’eleganza del riquadro rettangolare che spicca nel color tortora alle spalle dell’anziana. Barbara

    RispondiElimina